Piano Transizione 4.0: lo strumento del credito d’imposta per stimolare gli investimenti
Il Piano Nazionale Transizione 4.0 (2021 – 2023) rappresenta lo strumento d’indirizzo della politica industriale italiana finalizzato ad accompagnare il tessuto imprenditoriale del Paese all’interno di quella che viene definita la quarta rivoluzione industriale. Il principale strumento fiscale utilizzato è il credito d’imposta che permette al contribuente di ridurre l’ammontare di debiti e imposte dovute all’Erario, consentendone il rimborso in sede di dichiarazione dei redditi. Nel dettaglio, tale forma di beneficio si declina nelle seguenti fattispecie:
Credito d’imposta per investimenti in beni strumentali, volto a supportare le imprese che investono in beni strumentali nuovi, materiali e immateriali, funzionali alla trasformazione tecnologica e digitale dei processi produttivi.
Credito d’imposta ricerca e sviluppo, innovazione tecnologica, design e ideazione estetica, teso a stimolare gli investimenti in Ricerca e Sviluppo, Innovazione tecnologica, anche nell’ottica 4.0, del digitale e dell’economia circolare.
Credito d'imposta formazione 4.0, finalizzato a sostenere le imprese che intendono investire nella formazione del proprio personale per quanto concerne le competenze attinenti le tecnologie abilitanti legate al paradigma 4.0.
Possono accedere al credito d’imposta tutte le aziende senza distinzioni di forma giuridica o settore di appartenenza, ottenendo una serie di sgravi proporzionali ad una serie di spese potenzialmente sostenute come l’assunzione di nuovo personale, la formazione, oppure l’acquisto di impianti, attrezzature, macchinari e beni immateriali.
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