Il sapore di un alimento è protetto da copyright?
La Corte di Giustizia dell’Unione Europea ha confermato l’orientamento secondo cui il sapore di un alimento, ottenuto mediante un particolare metodo di produzione, non può essere ritenuto opera d’autore ai sensi Direttiva UE n. 29 del 2001.
Questo perché il gusto di un alimento è identificato essenzialmente attraverso sensazioni ed esperienze gustative soggettive, che impediscono di qualificarlo con precisione e obiettività.
Secondo la Corte, infatti, per essere tutelabile, l’opera d’autore deve essere una creazione intellettuale, originale ed identificabile attraverso una qualunque forma facilmente e oggettivamente riconoscibile da parte di terzi (come accade, ad esempio, nel caso di un’opera letteraria).
Nel caso del sapore di un cibo, invece, la Corte ha ritenuto che il suo processo di identificazione si basa prevalentemente su fattori connessi alla persona che consuma l’alimento (età, preferenze alimentari e abitudini di consumo), nonché all’ambiente o al contesto in cui lo stesso prodotto è assaggiato. La percezione gustativa di un cibo, dunque, è influenzata da tali elementi, che attribuiscono al sapore una connotazione soggettiva e rendono impossibile la sua qualificazione con parametri scientifici.
Questo vuol dire che, ad oggi, l’unica forma di protezione per il sapore di un alimento è rappresentata dal segreto della formula?
Trevisan & Cuonzo | www.trevisancuonzo.com