One share three votes: la soluzione per mantenere il controllo della società
Per soddisfare l’esigenza dei soci/imprenditori di mantenere il controllo della società, anche di fronte all’ingresso di nuovi soci/investitori, non è sufficiente la creazione di categorie di azioni prive di voto.
Certamente uno strumento utile, ma il limite di emissione pari al 50% del capitale sociale fa sorgere la necessità di introdurre nuove soluzioni.
I founders di una S.p.a. che non vogliono intromissioni nella gestione della società, possono non rinunciare a grandi investimenti esterni, inserendo nel panorama societario un nuovo strumento: le azioni a voto plurimo.
Il bisogno di liquidità della società, dunque, può venir soddisfatto attraverso un investimento dei soci/investitori composto da azioni prive di voto fino alla concorrenza del 50% del capitale sociale e, per la restante parte, realizzato attraverso l’emissione di azioni ordinarie. Allo stesso tempo, i soci/imprenditori hanno la possibilità di evitare indesiderate ingerenze nella gestione attraverso una trasformazione delle loro azioni in azioni in voto plurimo.
Triplicando il voto delle loro azioni, dunque, i founders si garantiscono anche la possibilità di nominare l’intero c.d.a. e, quindi, il controllo amministrativo della società.
Giovannella Condò | Milano Notai | www.milanonotai.it | societario@milanonotai.it