Uso non autorizzato dell’immagine del David di Michelangelo

Il Tribunale di Firenze ordina a Condé Nast di risarcire il danno derivante da un uso non autorizzato dell’immagine del David di Michelangelo, riconoscendo un diritto all’immagine all’opera d’arte

Il caso è sorto dopo che GQ Italia (rivista di moda edita da Condè Nast) ha pubblicato sulla copertina del numero di luglio 2020 un’immagine del rinomato modello italiano Pietro Boselli, sovrapposta tramite carta lenticolare all’immagine del David di Michelangelo. Il risultato grafico è visibile sotto:

La scelta di accostare le due figure, esplicitamente opposta dalla Galleria dell’Accademia di Firenze nella precedente corrispondenza intercorsa tra le parti, è stata censurata dal Tribunale di Firenze applicando il Codice dei Beni Culturali (artt. 106 ss.), riconoscendo:

(i) EUR 20.000 a titolo di risarcimento dei danni economici patiti dal museo (cifra pari alla tariffa prevista dal regolamento interno adottato dall’ente per l’uso di opere d’arte del calibro di quella oggetto di causa);

(ii) EUR 30.000 a titolo di risarcimento del danno arrecato all’immagine del David, per averla accostata a quella del modello, “così svilendo, offuscando, mortificando, umiliando l’alto valore simbolico ed identitario dell’opera d’arte”;

Resta da vedere se il riconoscimento del diritto all’immagine ad un’opera d’arte verrà utilizzato anche in future decisioni per espandere ulteriormente l’ambito di applicazione della normativa a protezione dei beni culturali, ad esempio per ricomprendervi anche situazioni che pur comportando una riproduzione non autorizzata della stessa ledono la reputazione e dignità dell’opera d’arte.

Trevisan & Cuonzo | www.trevisancuonzo.com

 

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